Lanciano, Dicembre 2009
La mia decima fatica…
2a di copertina
L’unica serie completa di tutto il territorio di Lanciano e la biografia sui fenomenali The Beatles
3a di copertina
Maurizio Angelucci è anche su FACEBOOK
Maurizio Angelucci è nato e vive a Lanciano. Si è laureato in Lingue e Letterature Straniere (inglese e francese) presso la Facoltà di Pescara ed ha la Patente Europea del Computer. Svolge l’attività d’insegnante ed ha pubblicato diversi saggi ed articoli sulla storia di Lanciano, di cui ha la totale proprietà intellettuale, tra cui spiccano i libri “Storia, Folklore, Arte e Cultura della mia Lanciano” e “Le Tradizioni della mia Lanciano” (più volte plagiati e risarciti nei diritti d’autore) e, soprattutto, “Contradando per Lanciano”, con cui ha completato il secolare panorama storico della sua Lanciano con le 33 contrade, “1a Storia di tutto il territorio di Lanciano-1st History of the entire Lanciano’s territory”, col tocco finale dell’aggiunta inedita della storia dei quartieri periferici e “Se scrive Lanciane, se legge Langián(e)”- (“Neogrammatica” della parlata lancianese). Nel 2008 ha pubblicato Il perché e il come delle “Feste di Settembre” a Lanciano. E’ uno studioso dei Favolosi Beatles, che ha onorato con una partecipazione televisiva ad “Uno Mattina” del 12 luglio 1994, e dei quali ha pubblicato, nel febbraio 2003, “Il futuro è in ascolto dell’arte popolarcolta degl’inclonabili The Beatles”, che ha diffuso durante il memorabile concerto, presenziato da 500.000 persone, dell’11 maggio 2003 di Paul Mc Cartney al Colosseo e “Gl’Inclonabili The Beatles” nel 2008. E’ stato votato ai primissimi posti in vari sondaggi di popolarità di giornali abruzzesi.
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4a di copertina
DALl’INTRODUZIONE
Come ho completato la storia della mia Lanciano
Cominciai ad interessarmi della storia della mia città natìa, Lanciano, coi miei primi libri Storia, Folklore, Arte e Cul-
tura della mia Lanciano, nel 1985 (con la 2a edizione nel 1986) e Le tradizioni della mia Lanciano, nel 1989, ma non ag-
giunsi niente di nuovo a ciò che già si sapeva.
Poi, mentre svolgevo la mia attività di insegnante di lingue, non ho mai smesso di documentarmi quasi quotidianamente
e di leggere, faticosamente e con amore, i libri antichi ed i numerosi manoscritti di Fella, Antinori, Romanelli, Boca-
che, Marciani, ecc.
Cosicché i miei fluidi creativi pensavano continuamente che la storia di Lanciano si era da sempre basata solo sui quar-
tieri del centro storico e di qualche contrada già descritta da altri nei secoli passati.
Quindi una vera storia di Lanciano non era mai stata scritta e riflettevo sempre sulla celebre pagina introduttiva del-
Le pergamene di S. Maria Maggiore e il Regesto Antinoriano, Cooperativa Editoriale Tipografica, Lanciano, 1952,
lo scrittore lancianese Corrado Marciani.
Nel frattempo, nonostante la continua proliferazione di libri sulla storia cittadina, mi sembrava sempre più evidente che
una storia completa di Lanciano mancasse, come ribadito nel 1995 da Florindo Carabba nell’introduzione al suo Lan-
ciano, un profilo storico dalle origini al 1860.
Poi gli scritti sulla città di Lanciano uscivano a getto continuo, ma seguitava a rimanere incompleta la storia dell’intera area lancianese, con la mancanza di molte contrade cittadine e dei quartieri periferici, oltreché di una vera e propria grammatica Lancianese-Frentana.
Poi nel 2002 ho pubblicato…
…la cui 4a di copertina era già esplicita nel considerarsi come un completamento della storia del territorio lancianese,
con quella inedita di tutte e 33 le sue contrade, la 1a datazione di molte chiese rurali e il 1° servizio fotografico completo
di tutto il suo territorio a cura di di Nicoletta Di Ciano.
Nel 2005 ho scritto la 1a Storia di tutto il territorio di Lanciano-1st History of the entire Lanciano’s territory, quindi
anche in lingua inglese, come colpo finale del completamento della storia, inedita, di tutto il territorio di Lanciano,
CON L’AGGIUNTA DEI QUARTIERI PERIFERICI…
… come si evince dalla 4a di copertina…
Sapevo pure che il nostro amato dialetto non aveva una vera e propria grammatica ed ogni volta che leggevo delle pa-
role dialettali sui libri di De Titta, Fagiani, ecc., o su qualche locandina affissa qua e là, o ancora nelle poesie, notavo
che esso era sempre scritto così come si pronunciava, senza che nessuno abbia mai pensato a fissarne definitivamente
una struttura del modo di scrivere. Ne consegue che il dialetto Lancianese-Frentano non era ancora una lingua ed
ognuno poteva scriverla come voleva.
Così nel 2007 con Se scrive Lanciane, se legge Langián(e) ho dotato il dialetto Lancianese (e Frentano) di una vera e
propria grammatica, che ha stabilito i canoni della differenza tra il come si scrive ed il come esso si parla.
Il titolo era già emblematico, Se scrive Lanciane, se legge Langián(e), nello stabilire che le e mute finali vanno sempre
scritte e non apostrofate e, come la lingua inglese e quella francese, c’è una netta differenza nel nostro dialetto
tra la scrittura e la parlata (sarebbe come se gli inglesi scrivessero buk e non book).
… e il tutto è ben spiegato nella sua 4a di copertina…
DEDICATO AI MIEI GENITORI
Nel giorno del loro matrimonio il 15 febbraio1939
nella chiesa di Santa Maggiore a Lanciano
GIOVANNI ANGELUCCI (N. 15-03-1918-M.10-12-1972, A CUI HO DEDICATO CONTRADANDO PER LANCIANO) ED ERSILIA COSTANTINI (N. 29-08-1920-M. 29-10-2007, ALLA QUALE HO DEDICATO SE SCRIVE LANCIANE, SE LEGGE LANGIÁN(E).
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